- attraverso l’acqua riesco a mobilizzare passivamente alcune articolazioni di Filippo con una facilità maggiore rispetto a quella che avrei a secco . I muscoli ,infatti, con l’acqua a 30° sono molto più rilassati.
- attraverso il gioco cerco di far muovere Filippo in una condizione in cui il suo peso è molto inferiore a quello che avrebbe fuori dall’acqua e questo gli permette una maggior mobilità
- sulle articolazioni grava un carico molto inferiore
- essendoci meno resistenza meccanica il movimento in generale è facilitato
- la pressione idrostatica dell’acqua e il movimento stesso favoriscono una corretta e continua circolazione del sangue
Per Filippo è stato amore a prima vista con Luca…. Fin dalla prima lezione è andato in vasca salutando papà con il sorriso. Luca in acqua oltre a fare tutto ciò che ha descritto, mette un pizzico di magia che rende la lezione divertente agli occhi di “Fillo” (come lo chiama Luca). Quando torna a casa infatti racconta di pesci sul fondo della piscina (i pesci che usa luca ad esempio per posizionare il tavolo in acqua al fine di far fare a Filippo vari esercizi), la fatina magica che a quanto pare a fine lezione, ma solo quando nessuno la vede, va in vasca e riordina tutto…eh sì perché mentre Luca e Fili fanno esercizi, in acqua finisce di tutto… sedie, tavoli, tubi, palle, secchielli, pesi vari….
Portiamo Filippo 2/3 volte alla settimana in piscina…appena entra in acqua noti sul suo volto che li, rispetto al terreno, è molto più alla pari dei coetanei nei movimenti e vedendo ciò che Luca riesce a fargli fare come movimenti crediamo che l’acqua, ma in particolare la “sua” piscina calda e il “suo” Luca siano fondamentali per la motorietà di Filippo, per la tonicità e l’elasticità dei suoi muscoletti!
Ma non solo!!!
“Fillo”, grazie ad uno splendido lavoro svolto da Luca di affiancamento e inserimento, riesce a fare le lezioni di gruppo con i coetanei da solo, con la maestra che segue tutti e senza essere troppo indietro o troppo in difficoltà rispetto ai bimbi della sua età. Questo inserimento in gruppo per Filippo e in particolare per il suo benessere sociale/psicologico è stato importantissimo e Luca ha giocato un ruolo fondamentale, senza di lui sarebbe stata una meta per noi ma soprattutto per Filippo irraggiungibile.